La caldaia ibrida con fotovoltaico è una soluzione green per risparmiare sui costi in bolletta e rispettare l’ambiente. Si tratta di una configurazione che consente di produrre energia elettrica in modo pulito e sostenibile, utilizzando una parte dell’elettricità per alimentare la pompa di calore dell’impianto ibrido.
Vediamo come funziona la caldaia ibrida con fotovoltaico e quali sono i pro e contro di questa opzione in termini di risparmio, comfort ed efficienza.
Caldaia ibrida con fotovoltaico: come funziona?
Un sistema ibrido è un impianto composto da una caldaia a condensazione e una pompa di calore, in grado di riscaldare e raffrescare la casa e, in alcuni casi, anche fornire acqua calda sanitaria.
Mentre il primo generatore funziona a gas metano, il secondo è alimentato ad energia elettrica. I due apparecchi sono integratori tra loro, con una centralina elettronica che gestisce i generatori a seconda delle diverse circostanze.
In pratica, quando la temperatura esterna è al di sopra di un certo valore (in genere 7°C), la centralina attiva solo la pompa di calore per riscaldare la casa in modo più efficiente e meno energivoro.
Quando invece la temperatura si avvicina a 0°C il sistema avvia in contemporanea la caldaia a condensazione e la pompa di calore, mentre con temperature esterne al di sotto dello zero appena la caldaia a gas.
Questo funzionamento è completamente automatizzato e gestito elettronicamente, a seconda dei parametri previsti dall’installatore.
Aggiungendo i pannelli fotovoltaici sul tetto è possibile autoprodurre l’elettricità per il funzionamento della pompa di calore, usando una batteria per l’accumulo per massimizzare l’autoconsumo e un inverter smart per consentire all’impianto fotovoltaico di comunicare in tempo reale con il sistema ibrido.
Quanto consuma una caldaia ibrida?
Il consumo di un impianto ibrido è dato dalla somma del consumo di gas della caldaia a condensazione e di energia elettrica della pompa di calore.
Si tratta di un consumo variabile e difficile da stimare, che dipende dagli apparecchi installati, dalle dimensioni dell’immobile e dal contributo di ciascuno alla climatizzazione dell’abitazione.
Ad ogni modo, il consumo di una caldaia a condensazione è di circa 2-12 kWh ossia 0,20-1,25 metri cubi di gas per ogni ora di funzionamento. Il consumo di una pompa di calore, invece, è intorno a 0,5 kWh di energia elettrica.
Naturalmente, non sempre i due impianti funzionano in contemporanea, quindi bisogna calcolare le ore di funzionamento di ogni sistema, considerando anche l’energia elettrica fornita dal fotovoltaico e non prelevata dalla rete.
Quando costa installare una caldaia ibrida?
Il prezzo di un impianto ibrido dipende da numerosi aspetti, come il dimensionamento degli apparecchi e la tecnologia.
In media, è possibile considerare un costo di circa 12.000 euro, comprensivo delle spese per l’installazione e la messa in funzione, con un prezzo da 300 a 900 euro al kW per la pompa di calore e una spesa da 500 a 2.000 euro circa per l’acquisto di una caldaia a condensazione.
Il costo di un impianto fotovoltaico, invece, è di circa 2.500-3.500 euro per kW di potenza, più la spesa per la manodopera e l’eventuale acquisto di un sistema di accumulo.
Con le agevolazioni è possibile beneficiare di una detrazione dal 50 al 110%, che con lo sconto in fattura si trasforma in uno sconto immediato sulla spesa. Inoltre, bisogna tenere del vantaggio economico ottenuto con il risparmio sui consumi di gas ed energia elettrica.
Quanto si risparmia con la caldaia ibrida?
È difficile determinare il risparmio ottenibile con la caldaia ibrida.
Tuttavia, è possibile considerare che una caldaia a condensazione permette di ridurre i consumi di gas intorno al 10-20% rispetto a una caldaia a gas tradizionale, mentre una pompa di calore può fornire un risparmio sul consumo dal 40 al 70%, grazie all’elevata efficienza di questa tecnologia.
Per aumentare il risparmio, invece di usare la caldaia ibrida con i termosifoni è possibile abbinare l’impianto a un sistema radiante, ad esempio il riscaldamento a pavimento, che aumenta l’efficienza della pompa di calore e della caldaia a condensazione.
Molto dipende anche dall’isolamento termico dell’abitazione, dalla configurazione del sistema ibrido e dalla qualità degli apparecchi.
Con l’integrazione del fotovoltaico il risparmio aumenta in modo considerevole, invece di pagare l’energia elettrica consumata dalla pompa di calore si può generare a basso costo attraverso i pannelli fotovoltaici.
Ovviamente, questo tipo di sistema richiede un investimento iniziale importante, ma è possibile usufruire di varie agevolazioni per l’acquisto e la posa, come l’Ecobonus e il Superbonus, con detrazioni fiscali dal 50 al 110% convertibili in cessione del quinto e sconto in fattura.
Caldaie ibride: pro e contro
Le caldaie ibride offrono numerosi vantaggi per il riscaldamento, il raffrescamento e l’acqua calda sanitaria. Quello principale è legato al risparmio sui consumi, per ridurre i costi nelle bollette del gas e dell’energia elettrica.
Si ottiene anche un importante beneficio ambientale, grazie alla diminuzione delle emissioni di gas serra per rendere la casa più sostenibile, in più un impianto ibrido valorizza l’immobile e contribuisce a migliorarne la classe energetica.
Con il fotovoltaico è possibile aumentare il risparmio in bolletta e la sostenibilità dei consumi.
Con l’energia elettrica prodotta si possono alimentare in modo ecologico ed economico anche gli elettrodomestici della casa, l’impianto di illuminazione e perfino usare l’elettricità pulita del fotovoltaico per ricaricare un’auto elettrica.
Nel complesso, la caldaia ibrida con fotovoltaico è un impianto versatile e, spesso, aiuta a ridurre consumi e costi, garantendo anche un buon comfort abitativo.
Al contrario, bisogna tenere conto di una spesa iniziale elevata, inoltre la convenienza è strettamente legata all’uso della pompa di calore in base alle temperature esterne invernali, quindi nelle zone in cui l’inverno è molto freddo si userà di più la caldaia a condensazione riducendo il vantaggio di questa configurazione.
In più, la caldaia ibrida non elimina il consumo di gas, un combustibile fossile inquinante e caro, a meno che l’acqua calda non venga fornita da un sistema solare termico.
Conviene un impianto ibrido con fotovoltaico?
In genere un sistema ibrido con fotovoltaico conviene, ma devono esserci determinate condizioni per sfruttare appieno questa tecnologia.
I risultati maggiori si ottengono nelle zone con un clima invernale non troppo rigido, quando è possibile sfruttare le agevolazioni fiscali più elevate, come il Superbonus 110%, e nelle case di grandi dimensioni.
In questi casi il vantaggio ambientale ed economico può essere significativo, altrimenti si possono valutare altre combinazioni, ad esempio il fotovoltaico con la sola pompa di calore.
Con i pannelli fotovoltaici di NWG Italia è possibile investire in una tecnologia green all’avanguardia, con moduli fotovoltaici compatibili con il collegamento a una caldaia ibrida e in grado di fornire un rendimento elevato.
Inoltre, è possibile scegliere l’opzione con batteria di accumulo integrata, per massimizzare l’autoconsumo di energia elettrica pulita per coprire il fabbisogno elettrico della casa e aumentare il risparmio e la sostenibilità ambientale.